20/02/2017 – Grande successo per l’iniziativa “Se migrante fossi io” promossa dalla CGIL di Ancona insieme a Anpi, Amnesty International, Arci, Caritas, Casa delle Culture, Festa per la Libertà dei Popoli, Gulliver, Libera, Se Non Ora Quando, Meic, Semaj, Terzavia, Time For Peace, Cisl e Uil.
Coinvolgimento iniziato su internet con un susseguirsi di contributi fotografici e di pensieri positivi “se migrante fossi io vorrei poter scegliere, vorrei sentirmi a casa, vorrei lo ius soli per mio figlio. Se migrante fossi io sarei umano come te”, questi solo alcuni. Partecipazione continuata in Piazza Roma ad Ancona, sabato 18 febbraio, che ha alternato letture, testimonianze, interventi oltre alle musiche di musiche di Matteo Polonara e Francesco Pesaresi. Sul palco si sono succeduti Ricardo Madrid di ANPI, Paolo Pignocchi vice presidente sez. Italia di AMNESTY INTERNATIONAL, Vito D’Ambrosio di MEIC, per la CGIL Sally Kane Dipartimento politiche per l’immigrazione CGIL Nazionale e Toti Firmino Pedro, per la CISL Alessandro Mancinelli, per CASA DELLE CULTURE Stefania Zepponi e Bakary, per UIL Diallo Mamadou Saliou presedente associazione Migranti e Cittadini Porto Recanati (ore 17:00) e Renzo Perticaroli, per ANOLF Buabeng Emmanuel Kwasi, Stefania Papa della CARITAS, Concetta Contini per LIBERA e Carlotta Gadda presidente GULLIVER.
Iniziativa creata proprio per dare visibilità e parola a quella rete di associazioni, organizzazioni e persone che rifiutano i muri, le paure, le xenofobie e i razzismi e che nel quotidiano, frequentemente in silenzio, lavorano per il rispetto, l’inclusione e la convivenza civile, per la solidarietà e l’umanità, fondamenta dei quei valori comuni di libertà, di uguaglianza, giustizia sociale e democrazia alla base della nostra Costituzione.
Migranti per essere cittadini del mondo. Oggi ad Ancona un nuovo nato su cinque ha almeno un genitore di origine straniera, il 23% dei bambini nati nelle Marche ha un genitore non italiano.
Di questi bambini uno su sette è attualmente iscritto alle scuole di infanzia. Il 67% dei cittadini immigrati, nella provincia di Ancona, è residente da molti anni ed ha un permesso di lunga durata. Molti di loro nascono, studiano, lavorano, pagano le tasse, contribuiscono per 1’8.8% al ML italiano ma non godono di pieni diritti di cittadinanza.
Nella provincia di Ancona nel 2015 sono pervenute poco meno di duemila richieste di riconoscimento di protezione internazionale. Un numero da prendere in conside-razione, ma ben lontano da considerare “invasione”. CITTADINI DEL MONDO non braccia da lavoro né tanto meno fantomatici CLANDE-STINI ma persone che fuggono da povertà, conflitti e violazioni dei diritti umani, alle quali vanno riconosciuti i diritti posti alla base delle nostre civiltà in generale e della nostra Costituzione in particolare.
Per fare questo è necessario ed urgente che siano presi provvedimenti come:
– riforma della legge sulla cittadinanza, la cui approvazione è ferma da anni al Senato, che preveda lo “ius soli”, cioè il diritto di cittadinanza per i bambini che na-scono e crescono in Italia da genitori regolarmente soggiornanti;
– legge organica sul diritto all’asilo con una revisione del “regolamento Dublino” che abbandoni il criterio del Paese di Primo ingresso e l’apertura urgente di corridoi umanitari che garantiscano viaggi sicuri a chi scappa;
– nuove politiche d’integrazione sociale e culturale, attraverso azioni di tipo culturale che coinvolgano l’intera cittadinanza sui temi dell’integrazione.
Visto il successo dell’iniziativa e per continuare la sensibilizzazione e l’informazione su argomenti così delicati, si è deciso di trasformare l’evento in una vera e propria pagina Facebook, così da poter essere sempre aggiornati.