Sciopero, il 24 agosto, dei dipendenti degli appalti delle pulizie delle caserme dei carabinieri di Ancona e provincia. Si tratta di circa 20 lavoratori che effettueranno anche un sit-in davanti alla sede della prefettura.
Lo sciopero è stato proclamato dalla Filcams Cgil e dalla Uiltcus Uil per i continui ritardi che si perpetrano da anni nel pagamento degli stipendi: ad oggi, alcuni dei lavoratori devono ancora prendere la mensilità di maggio e tutti quelle di giugno e luglio. Va sottolineato che questo appalto è regolamentato dalla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali e, quindi, questi lavoratori non possono neppure astenersi ad oltranza, pur non avendo i soldi per recarsi al lavoro.
“Questi appalti sono gestiti da un’azienda, la Puliart snc di Piacenza, che anche in altre situazioni ha avuto gli stessi comportamenti – spiega Rita Giacconi, segretaria provinciale Filcams Cgil – ; chiediamo che vengano presi in considerazione i criteri reputazionali, previsti dal nuovo codice per gli appalti”.
Il sindacato chiede alla Prefettura di pagare direttamente i lavoratori e di recedere dal contratto con Puliart a favore di un’altra ditta più puntuale.
Buonasera, sono un ex dipendente della ditta puliart di Piacenza, vorrei essere vicina ai miei colleghi, nella situazione che vi trovate voi, mi ci sono trovata anchio,io lavoro presso una caserma di Milano.
l’anno scorso mi sono trovata costretta a licenziarmi, erano sei mesi che non prendevo lo stipendio ho dovuto interpellare,un avvocato per poter
Procedere a fare causa alla ditta . l’ultima udienza lo avuta lo scorso luglio ,e per prendere i miei soldi, tramite tribunale, ho dovuto accettare un po al mese, premesso che non fidandomi di questa ditta ,dal mio legale ho fatto mettere un vincolo di una mora per ogni ritardo di pagamento, il 13 di Agosto dovevo prendere ancora un acconto ad oggi non hanno versato nulla .a mio avviso queste ditte, morose non li dovevano fare partecipare alle gare d’appalto. Il personale che lavora per loro li fanno indebbitare. E un danno anche morale come lo subito io ,con la speranza che qualcuno ci possa dare una mano a cambiare .questa situazione. Cordiali saluti Francesca Inuso