No alla cancellazione dei fondi per le periferie. I patti non hanno colore, si rispettano.

27/08/2018 – Questa mattina, aderendo all’invito della Sindaca Mancinelli, i rappresentanti delle principali associazioni sindacali e  di categoria della città si sono ritrovati – anticipando il successivo tavolo con i Parlamentari marchigiani – per discutere delle possibili gravi conseguenze di uno stop definitivo al “Bando Periferie” da parte del Parlamento. Presente, per la CGIL di Ancona, il Segretario Generale Marco Bastianelli.
Con un voto ad un emendamento del “milleproroghe”,infatti, il Senato ha sospeso l’efficacia del Bando 2016, che premia i Comuni capoluogo che abbiano presentato progetti immediatamente procedibili per interventi di riqualificazione estetica e funzionale delle aree più degradate delle città. 70 milioni di interventi di particolare rilevanza, 12 dei quali nella città di Ancona ( ai quali se ne sarebbero uniti altri 4, quale clausola di cofinanziamento). Una scelta incomprensibile e non consivisibile, che punisce città di diverso colore politico ma capaci di esprimere una capacità progettuale ed una  conseguente gestione efficente ed attenta alle ricadute ecnomiche ed occupazionali. Da un lato, infatti, i Comuni si trovano nel paradosso di avere un “contratto” firmato con lo Stato, che riconosce loro il titolo al finanziamento ma li obbliga anche a tempi particolarmente celeri. Dall’altro una formula che, consentendo appalti di rdotte dimensioni finanziarie, offre chances importanti alle piccole imprese locali ed ai lorto occupati. Infine, città che potrebbero cambiare volto proprio nei loro punti di particolare sofferenza. 
Per Ancona, si tratta dell’intera area che va da Palombella ( ingresso Nord) agli Archi (area accesso al porto), vero snodo anche fra centro storico e Piano S.Lazzaro; per di più, ponendo termine ad almeno un paio di incompiute ( come il parcheggio scambiatore della stazione FS)ed offrendo rinnovati spazi di socialità, dedicati in particolare ad anziani e “Centro H”.
Al Sindaco – che ha ripercorso l’intera vicenda e riportato delle inziative in corso con gli altri Comuni interessati, anche tramite l’i mpegno dell’ANCI (Associazione dei Comuni) – tutti i rappresentanti delle associazioni hanno offerto riscontro nell’impegno a farsi parte di una azione di sensibilizzazione e pressione sulle forze politiche, affinchè il prossimo passaggio del “milleproroghe” alla Camera canceli o modifichi l’emendamento , evitando questa ingiusta penalizzazioni di intere città .
Un impegno espresso anche dai rappresentanti sindacali di CGIL e CISL presenti, riconfermando quanto scritto nel comunicato stampa di inizio agosto. 
“La città non merita di perdere questa importante occasione di riqualificazione. Per quanto ci riguarda – ha detto Bastianelli – faremo in modo che anche la CGIL nazionale sia sensibilizzata  e resa protagonista di questa vicenda”; impegno anche per il rilancio della petizione nazionale “on line”.
Intanto, sabato 1 settembre la CGIL sarà presente anche all’iniziativa promossa dalla Amministrazione Comunale, alle ore 19, proprio nella piazza al centro del quartiere Archi: una nuova occasione di infrmazione alla popolazione e di pressione dal basso verso i parlamentari. 

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