CENTRI PER L’IMPIEGO, LA CGIL: ANCONA IN DIFFICOLTA’, LA REGIONE TROVI UNA SEDE. PROBLEMI IN TUTTE LE MARCHE

20/10/2018 – <Le difficoltà del Centro per l’impiego di Ancona sono note da tempo e più volte denunciate dai sindacati>, dichiara Marco Bastianelli, segretario Cgil Ancona.

Il CASO DI ANCONA E JESI – <Alle generali carenze di personale ed alla sostanziale burocratizzazione del servizio, sempre più volto al controllo nell’uso degli ammortizzatori sociali e sempre meno alla reale ricerca di incontro fra domanda di lavoro e offerta da parte delle imprese, ad Ancona si aggiunge un’ insostenibile sistemazione logistica>. Una sede, denuncia la Cgil, <che penalizza i dipendenti e rende impossibile una corretta fruizione da parte dei cittadini. E’ un problema che si trascina da anni e che ancora non ha trovato una <risposta plausibile; la Regione deve ormai porsi il tema ed avanzare quanto prima una proposta risolutiva, magari concordata con gli enti locali interessati>.

La storia di questi ultimi anni del Centro di Jesi (in tutta la provincia ci sono 4 centri per l’Impiego) è egualmente emblematica rispetto al degrado progressivo di questi servizi essenziali per la comunità, <in particolare – spiega Bastianelli – sul fronte della formazione destinata all’inserimento diretto nel mercato del lavoro, in risposta a precise richieste delle aziende del territorio. Il pubblico ha fatto un passo indietro ma l’intreccio con le strutture private di formazione non ha affatto prodotto le risposte necessarie>.

LA SITUAZIONE NELLE MARCHE – Nelle Marche, i centri per l’impiego sono 13, circa 325 addetti, una distribuzione non omogenea sia per personale sia per servizi erogati con il risultato che, spesso, le condizioni di lavoro e anche le stesse prestazioni sono inadeguate. Le maggiori difficoltà si registrano ad Ancona, Civitanova, Fermo, San Benedetto del Tronto, Tolentino e Jesi. <Qui il rapporto tra il personale e il numero degli iscritti è infatti più alto – dichiara Giuseppe Santarelli – .I problemi, comunque, ci sono in tutti i centri per l’impiego>. La scorsa settimana, dall’incontro con il ministro del lavoro e gli assessori regionali, <ci risulta che ci sarà un incremento di risorse per i centri per l’impiego e che tutta la partita del reddito di cittadinanza dovrà essere gestita dall’Inps e non dai centri per l’impiego>.

Per Santarelli, <bisogna potenziare i centri per l’impiego, occorre dare al personale la possibilità di accrescere le proprie competenze e adeguare le sedi>. Con la Regione, da tempo è stato avviato un confronto e firmato un protocollo. <Molte cose sono state fatte, altre no, si attendono le prossime settimane per l’avvio di una discussione per entrare nel merito>, conclude Santarelli.

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