22/10/2018 – Il grave episodio accaduto ha visto protagonista una persona disabile e senza fissa dimora che è stata trasportata da un sindaco verso il comune di Jesi. Come Cgil Ancona crediamo sia necessario focalizzare il punto della situazione: le persone, siano esse sane o malate, abili o disabili, residenti o senza fissa dimora, italiane, comunitarie o migranti, non possono essere “scaricate” da parte di una pubblica amministrazione che anzi dovrebbe farsi carico delle necessità delle persone malate ed in condizioni di disagio. Le condizioni di povertà, assoluta e relativa, sono in crescita anche nel nostro territorio e richiedono provvedimenti urgenti e strutturali per il loro contrasto.
“La soluzione, dichiara Tiziana Mosca ,segretaria della Cgil Ancona, non può assolutamente essere quella di spostare le persone lontano dallo sguardo dei propri concittadini;una pubblica amministrazione ha il dovere di promuovere l’inclusione e l’integrazione secondo i dettami della Costituzione e il sindaco in questione dovrà rispondere legalmente del suo operato. Ciò che è certo è che quanto accaduto va condannato senza se e senza ma eticamente e politicamente.”