31/10/2018 – Si chiude oggi a Senigallia il IX congresso della Cgil di Ancona, 250 delegati in tutto. Dopo la relazione, ieri, del segretario generale uscente, Marco Bastianelli, oggi, a concludere i lavori è stato Giuseppe Massafra, segretario nazionale Cgil. <Il nostro congresso rappresenta un momento importante per la vita dell’organizzazione – ha dichiarato -, è infatti il momento dell’analisi del lavoro svolto fino ad oggi ma è soprattutto il momento del confronto per elaborare la strategia nei prossimi anni>. E ancora: <Il nostro congresso è partito qualche mese fa con migliaia di assemblee nei territori per condividere, insieme ai nostri iscritti, i temi che caratterizzano la discussione dello stesso iter congressuale. Temi contenuti in un documento che costituisce il progetto e la visione di società che la Cgil vuole offrire. Un’idea di società profondamente diversa da quella che si sta delineando in questa epoca oscura in cui la crisi economica, politica e sociale, alimentando le paure, sta compromettendo la tenuta sociale e aumentando le disuguaglianze>. Secondo Massafra, <qui si misurano le responsabilità di una politica che, invece, di fornire risposte adeguate ai bisogni reali, soffia sul fuoco delle paure alimentando una deriva sociale che caratterizza sempre più comportamenti violenti e xenofobi, dentro un conflitto sociale fra ‘ultimi e penultimi’>. A questa deriva <vogliamo costruire un argine proponendo lo sviluppo di un ‘pensiero lungo’ che indichi un percorso che prova ad individuare soluzioni di ricomposizione della società rispetto a quello che la crisi ha frantumato>. Per il segretario nazionale, <bisogna partire dalla capacità di dare risposte collettive ai bisogni che vengono percepiti come individuali; per fare questo, occorre rimettere al centro il lavoro e il suo valore considerandolo l’ elemento per ricomporre la società>. Il lavoro, dunque, <come generatore di valori importanti per definire un nuovo modello di sviluppo che focalizza le priorità sulle persone piuttosto che sul mercato. Restituire valore al lavoro, per noi, ha un significato strategico e va realizzato concretamente alimentando la partecipazione attraverso gli strumenti propri dell’organizzazione, a partire da quello della contrattazione che affermi i diritti fondamentali>. Una contrattazione, chiude Massafra, che <sappia orientare e governare i processi di trasformazione della rivoluzione tecnologica, che sia inclusiva per restituire dignità al lavoro liberandolo dallo sfruttamento. Una contrattazione sociale e territoriale che affermi i diritti sociali e di cittadinanza>.
Nel tardo pomeriggio, si svolgeranno tutti gli adempimenti congressuali e le votazioni. In tarda serata, è prevista l’elezione del segretario.