RILANCIARE IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI NELLA REGIONE MARCHE PER FENEAL-UIL FILCA-CISL FILLEA-CGIL SI PUO’ FARE PARTENDO DA:
- SBLOCCO E FINANZIAMENTO DELLE SEGUENTI OPERE PUBBLICHE:
- uscita Ancona Ovest o Nord collegamento Porto – SS16
- Quadrilatero (220 milioni di euro di lavori ancora da realizzare e tavolo di crisi Astaldi aperto al Mise)
- nuovo Ospedale INRCA di Ancona (48 milioni di euro e tavolo di crisi CMC aperto al Mise)
- nuovo Ospedale Salesi di Ancona (56 milioni di euro)
- realizzazione nuova sede ferroviaria Montemarciano – Falconara Marittima (appalto RFI assegnato all’azienda Ricciardello da circa 65 milioni di euro)
- completamento Fano – Grosseto (valore opera circa 310 milioni in attesa del via libera ministeriale)
- intervalliva Tolentino – San Severino Marche
- galleria “Passo del Cornello” (iniziata 24 anni fa, scavata per 500m e lasciata al suo destino…)
- svincolo S.S.77 a Civitanova Marche e bretella Macerata-La Pieve
- la Galleria di Trisungo (appalto ANAS)
- IL CANTIERE PIU’ GRANDE D’EUROPA – RICOSTRUZIONE POST SISMA 2016:
Da oltre 3 anni dal grave sisma del 2016, solo il 12% circa dei 42.000 edifici danneggiati sono stati ricostruiti. In termini di risorse ad esempio sono stati decretati al 15 settembre dall’USR MARCHE lavori privati per circa 300 mln di euro che non significano tutti cantieri avviati, inoltre a questi vanno aggiunti i lavori pubblici già finanziati dalle ordinanze commissariali pari ad un importo lavori di circa 900 mln di euro. Quindi la ricostruzione post-sisma potrebbe essere nei fatti per le Marche un volano importante di rilancio del settore, auspichiamo che nei prossimi mesi si possa imprimere una velocità diversa alla ricostruzioni attraverso interventi anche normativi.
Le risorse Ribadiamo con forza che la ricostruzione debba essere improntata alla regolarità e alla qualità del lavoro pertanto auspichiamo che l’implementazione definitiva del DURC di congruità associato al Settimanale di cantiere per controllare l’effettiva presenza di manodopera nei cantieri della ricostruzione, evitando i fenomeni di lavoro irregolare e grigio.