07/05/2020 – I rappresentanti dei sindacati dei pensionati della provincia di Ancona CGIL- CISL e UIL, Domenico Sarti, Carlo Zezza, Sandro Bellagamba, hanno di nuovo incontrato in videoconferenza il Vice Prefetto Dott. Clemente Di Nuzzo per fare il punto sulla situazione degli anziani ospiti delle strutture residenziali e socio sanitarie e sui servizi territoriali.
I rappresentanti sindacali hanno richiesto ai presenti all’incontro e cioè al Responsabile del Servizio regionale politiche sociali Giovanni Santarelli ed in rappresentanza dell’ASUR Marche Nazzareno Firmani, di avere un quadro sintetico a seguito di analisi e verifiche effettuate nelle ultime due settimane dai Servizi della Regione Marche.
I dirigenti hanno riferito che i dati, raccolti con un monitoraggio quotidiano, sono al momento sotto controllo e risultano 3 le case di riposo nel provincia di Ancona (indicate con codice rosso) che hanno e presentano importanti criticità per le quale è stato necessario un intervento a sostegno e diretto delle strutture sanitarie dell’Asur.
Nella quasi totalità delle strutture residenziali sociosanitarie, come riferito dai dirigenti a seguito di confronti con i gestori, è applicato il protocollo per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da Covid 19 secondo le indicazione dell’Istituto Superiore della Sanità, come la dotazione dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori (mascherine, guanti, camici., ecc…), la preparazione della strutture per prevenire e contenere eventuali nuovi casi di infezione e la formazione del personale.
Inoltre, come dal sindacato dei pensionati richiesto, è programmato un intervento per effettuare gli accertamenti sanitari (tamponi) sugli ospiti ed operatori sanitari e socio assistenziali nella totalità delle strutture.
Nelle scorse settimane si sono costituite le Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) che operano su tutto il territorio regionale; nell’Area vasta 2 sono 9 e garantiscono il supporto all’assistenza territoriale e domiciliare e nel contempo entrano anche nelle strutture residenziali.
I sindacati hanno richiesto che tale servizio debba continuare anche dopo la cessione dell’emergenza per covid 19 rafforzando così i servizi sanitari territoriali e domiciliari. Inoltre hanno richiesto che una unità operativa USCA ( delle 9 operanti nell’area vasta 2) sia dedicata solo ad interventi nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti.
I sindacati contestano i dati forniti dalla Regione Marche sui decessi per Covid degli anziani residenti nelle case di riposo che sembrano pari al 2% sul totale degli ospiti in tali strutture; per i sindacati si tratta di dati sottostimati rispetto ai reali decessi avvenuti all’interno delle strutture e da quelli indicati nel recente report dell’Istat.
Gli Ambiti Sociali e i Sindaci, attraverso la predisposizione di piani operativi elaborati in questi giorni hanno riattivato e riorganizzato i servizi di assistenza domiciliare per anziani e disabili, dando priorità agli interventi più critici ed in particolare ai soggetti che prima dell’emergenza usufruivano dei centri diurni (disabili, malati di Alzheimer e disturbi mentali, anziani, ecc…).
Inoltre la Regione sta elaborando delle linee guida sull’organizzazione e sui requisiti dei nuovi centri diurni, da coordinare con l’Anci e da confrontare con i sindacati entro il mese di maggio con l’obiettivo di riattivarli ed aprirli da giugno in massima sicurezza per gli utenti, per le famiglie e per gli operatori, secondo le indicazioni e le prescrizioni delle Autorità competenti.
Il Prefetto Vicario, preso atto delle comunicazioni dei responsabili regionali della Sanità e delle valutazioni espresse dal sindacato per il confronto avuto e i risultati ottenuti, ha invitato tutti a proseguire nel costante monitoraggio della situazione e di effettuare un ulteriore incontro tra due settimane per un aggiornamento sulle problematiche e sulle questioni oggetto della discussione.
I Responsabili della Provincia Ancona
SPI CGIL – FNP CISL – UILP UIL