Assistenti familiari e badanti in rientro dall’estero: Garantire la quarantena per evitare contagi con gli anziani e i disabili

02/09/2020 – Le segreterie provinciali della CGIL e dello SPI  CGIL di Ancona sollecitano una soluzione per garantire la quarantena obbligatoria agli assistenti familiari e alle badanti che rientrano dall’estero, secondo le disposizioni ministeriali, per i Paesi extra Schengen, nonchè per la Romania e  la Bulgaria.

Nello specifico, la norma prevede che, al loro rientro e al fine di riprendere il lavoro  di cura e assistenza ad anziani e/o disabili in totale sicurezza, questi lavoratori debbano osservare una quarantena di almeno 14 giorni e sottoporsi tempestivamente a tampone  al momento del loro arrivo in Italia.

Si pone, dunque, il problema di dove mantenere in isolamento preventivo gli assistenti familiari e le badanti che non dispongono di abitazione propria.

In particolare, in tutti quei casi in cui il domicilio  degli assistenti coincide con quello  degli assistiti, è necessario, soprattutto se si tratta di  anziani e/ o di persone  in condizioni di fragilità, provvedere ad una sistemazione  degli assistenti  in strutture  idonee.

Le  segreterie Cgil e Spi di Ancona invitano, dunque, le Istituzioni Locali (Regione, Comuni e ATS) ad adoperarsi per trovare possibili soluzioni utilizzando, eventualmente, anche strutture alberghiere  disponibili sul territorio onde conciliare l’espletamento della quarantena obbligatoria con un’adeguata sistemazione  in sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici in questione.

Preme sottolineare, inoltre, la necessità che tali soluzioni non debbano in alcun modo costituire un costo  ulteriore per le famiglie che già dovranno farsi carico della sostituzione dell’assistente per il periodo interessato.

Queste, dunque,  sono le soluzioni che indichiamo e che auspichiamo possano realizzarsi  per favorire il rientro in sicurezza delle badanti, per garantire la continuità assistenziale alle persone anziane  e/o disabili e per sostenere le famiglie in questa delicata e complicata  fase di convivenza con il coronavirus.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.