18/09/2020 – La Fillea di Ancona esprime forte preoccupazione per l’episodio che si è verificato nella prima mattinata di oggi a Jesi (il lavoratore edile che si è arrampicato sulla gru dell’Erap) e invita tutti a non abbassare la guardia sul tema del lavoro, della remunerazione dello stesso, della sicurezza e delle condizioni in cui materialmente si opera.
Da tempo, la Fillea Cgil di Ancona denuncia una condizione salariale e lavorativa estrema in tanti settori e in tante realtà del nostro paese e della nostra provincia. Al di là dei fatti di oggi, la Fillea ribadisce che, da mesi, le condizioni economiche, sociali e di sicurezza del settore edile e di altri collegati vanno tenute sotto stretta sorveglianza. L’emergenza COVID ha sicuramente aggravato le condizioni soggettive e oggettive nella quali tanti lavoratori operano e di tante aziende del settore.
Nei cantieri spesso riscontriamo gravi anomalie e le segnaliamo ad enti e committenze ma il più delle volte si riesce a sistemare le cose solo ex post , tramite vertenze individuali o collettive.
Sull’incidente accaduto ci saranno apposite indagini però il sentimento di esasperazione che tocca una parte di lavoratori non può sottovalutarsi e non può non essere un campanello d’allarme per tutti noi.
Nelle proposte del sindacato c’è sempre la formazione per i lavoratori in tutte le stagioni della vita lavorativa, estensione del Durc di congruità ad appalti privati, applicazione del giusto CCNL, qualità del lavoro e dei materiali ma sopratutto legalità, sicurezza e trasparenza.
Queste sono, secondo noi, le precondizioni per un settore ed un’economia sana e di prospettiva.