16/03/2021 – Giovedì 18 marzo, l’assemblea ATA di Ancona dovrà di nuovo esprimersi sul Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti. Come FP CGIL auspichiamo che prevalga la ragionevolezza e lo spirito costruttivo procedendo alla sua approvazione definitiva con la realizzazione dell’azienda unica.
“E’ trascorso un tempo troppo lungo – dichiara Stefania Ragnetti, segretaria generale Fp Cgil Ancona – che ha accantonato temi importanti come modernizzare e mettere a sistema la raccolta dei rifiuti nella provincia. Tuttavia, quello che preoccupa è l’atteggiamento di troppi amministratori che sembrano preferire posizioni di schieramento a scelte chiare in rapporto ai bisogni del territorio, dei cittadini e dei lavoratori interessati”. Non solo. “Appare sempre più chiara – aggiunge Ragnetti – la volontà di far fallire il progetto di costituzione di un’ Azienda Unica per la gestione dei rifiuti su scala provinciale (Ata 2), pubblica e costituita su base consortile, a partire dalle realtà esistenti”.
Da molti anni, ormai “i sindacati sostengono un progetto di ottimizzazione del servizio rifiuti su scala di Bacino: vi sono stati documenti, manifestazioni, assemblee con i lavoratori, convegni. Pur non nascondendo le difficoltà del percorso intrapreso, pressochè unanime era la convergenza sull’utilità di una società “in house” pubblica che, oltre a garantire efficienza del servizio e contenimento delle tariffe, fosse capace di restituire al territorio quel valore aggiunto in termini di disponibilità e servizi che difficilmente un soggetto privato potrebbe garantire”.
Assieme ai lavoratori di “Anconambiente”, “ASTEA”,”Ecofon”, “Jesi Servizi”. “Rieco”, Marchemultiservizi, in questi anni, “ abbiamo assistito a tanti tentativi di far saltare un progetto meritorio per la comunità e per il lavoro; per questo, come Fp continueremo la nostra battaglia”.
A quanti stanno ostacolando “la realizzazione di un’ Azienda unica provinciale, vogliamo dire che non troviamo ammissibile nascondersi dietro una presunta possibilità che la messa a gara del servizio d’ igiene urbana riduca l’entità della tariffa TARI” . E’ noto, prosegue Ragnetti, “come si fanno le politiche commerciali anche in questo settore, sappiamo altrettanto bene come i minori costi altro non siano che scarsa qualita’ del servizio e/o un risparmio a carico del personale”.
Conclude Ragnetti: “chi è eletto per amministrare dovrebbe porre attenzione alle scelte che fa, non solo ricercare facile consenso, sulle spalle di inconsapevoli cittadini e inascoltati lavoratori. Il tempo è galantuomo e ad ognuno verrà ricordato l’onere delle proprie scelte. Come Fp Cgil auspichiamo che all’assemblea ATA del 18 marzo fra gli amministratori locali prevalga ragionevolezza e ricerca dell’interesse comune .
L’alternativa non potrà che essere l’apertura di una fase complicata e conflittuale, tra lavoratori e tra la stessa cittadinanza”.