17/05/2021 – Vivaservizi: Cgil, Cisl e Uil lanciano un appello ai sindaci. Lo fanno in previsione dell’assemblea di Vivaservizi, prevista per il 17 maggio, in cui i Sindaci della provincia di Ancona che ne fanno parte dovranno esprimersi se dare mandato o meno alla società di presentare la propria candidatura come consorzio pubblico (insieme a Ecofon ed eventualmente a Jesi Servizi) per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti.
Cgil Cisl e Uil di categoria fanno presente che i sindaci, nelle loro scelte, devono tenere in considerazione le conseguenze, per i lavoratori dell’igiene ambientale e per i cittadini della provincia, in caso di mancanza maggioranza a favore della creazione di un soggetto pubblico per la gestione dei rifiuti. La prima conseguenza sara’ l’arrivo di un gestore nazionale / internazionale nonchè la perdita di un centro direzionale territoriale e del controllo di una società locale. Non solo: ci sarà anche la possibilità che si proceda a subaffidamenti con le solite modalita’ di risparmio sul personale dipendente, la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti nella provincia con i relativi risvolti occupazionali.
Ed, infine, la perdita di una parte della ricchezza economica che deriverebbe dalla gestione diretta d’ impianti e servizi di raccolta, trasporto e spazzamento dei rifiuti .
In altre parole, mandare a gara i vari servizi di igiene ambientale significa affidare a soggetti privati circa un miliardo di soldi pubblici ( e quindi dei cittadini) che, con ogni probabilita’, non avrebbero ritorni economici nel territorio Queste sono alcune delle motivazioni che dovrebbero ispirare una scelta consapevole verso l’affidamento in house. I sindacati confidano che i buoni propositi, piu’ volte manifestati dalla politica locale, si traducano in atti concreti nell’interesse di tutti.