Le ragioni del No della CGIL

Nell’ o.d.g. del 24 aprile 2016 la CGIL valuta nel merito la riforma costituzionale. Dopo mesi di confronti l’Assemblea generale, riunitasi l’8 settembre 2016 con 332 sì, nessun contrario e tre astenuti, ha approvato un nuovo ordine del giorno dove si legge che «ferma restando la libertà di posizioni individuali diverse di iscritti e dirigenti, Read more about Le ragioni del No della CGIL[…]

Punto n.8: perché votare NO alla riforma costituzionale

RIFORMA COSTITUZIONALE. Saremo chiamati alle urne al referendum sulla riforma costituzionale. Troveremo il seguente quesito: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del Titolo V della parte Read more about Punto n.8: perché votare NO alla riforma costituzionale[…]

Punto n. 7: gli organi di garanzia costituzionale

Come in ogni Carta costituzionale anche in quella italiana sono previsti degli organi di garanzia costituzionale che hanno la dichiarata funzione di essere dei contrappresi rispetto al potere esecutivo. Questi organi – il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale – per le condizioni della loro nomina, diventano meno imparziali con la riforma renziana. Il Read more about Punto n. 7: gli organi di garanzia costituzionale[…]

Punto n.6: gli strumenti di democrazia partecipata

L’attuale Costituzione attribuisce alcuni strumenti di democrazia partecipata come il referendum abrogativo totale o par- ziale di leggi, le proposte di legge di iniziativa popolare e il CNEL (Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro). Il referendum abrogativo La storia dei referendum abrogativi è decisamente lunga pur essendo partita con qualche decennio di ritardo. La Read more about Punto n.6: gli strumenti di democrazia partecipata[…]

Punto n. 5: il rapporto tra Stato e Regioni

La Costituzione – testo originario dei costituenti del 1948 – era sostanzialmente a impronta “centralista” e prevedeva la costituzione delle Regioni che il legislatore ordinario approvò solo a partire del 1970. Nel 2001 la riforma del Titolo V operata dal centrosinistra spostò l’asse di riferimento – con una riforma pasticciata di fine legislatura – in Read more about Punto n. 5: il rapporto tra Stato e Regioni[…]

Punto n. 4: i rapporti tra Governo e Parlamento

L’Italia rimarrebbe una repubblica parlamentare, ma il complessivo equilibrio viene spostato a favore del Governo. Complice, in primo luogo, la legge elettorale. L’Italicum fa vincere un solo partito che diventa maggioritario in parlamento – alla Camera per l’esattezza – pur essendo minorita- rio nei voti effettivamente espressi. Nella legge elettorale si ob- bligano i partiti Read more about Punto n. 4: i rapporti tra Governo e Parlamento[…]

Punto n.3: la funzione legislativa

Come abbiamo visto, nella riforma renziana il Parlamento rimane bicamerale. Verrebbe messo in soffitta il c.d. “bicameralismo perfetto” sostituendolo con una confusa differenziazione soprattutto nella parte legata alla funzione legislativa. Lo abbiamo già scritto nel punto precedente, la camera rimane l’unico ramo del parlamento a votare la fiducia al governo, men- tre la funzione legislativa, Read more about Punto n.3: la funzione legislativa[…]

Punto n. 2: il parlamento della riforma renziana

Nella riforma Renzi/Boschi il Parlamento resta a composizione bicamerale: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Quello che cambia, come vedremo, è il c.d. “bicameralismo perfetto” sistema nel quale le due Camere hanno gli stessi identici compiti. Concentreremo la nostra attenzione sulla composizione di quello che si vorrebbe far diventare il nuovo parlamento, Read more about Punto n. 2: il parlamento della riforma renziana[…]

REFERENDUM COSTITUZIONALE: le ragioni del NO

L’Assemblea Generale della CGIL invita a votare NO in occasione del prossimo Referendum costituzionale. L’Assemblea generale del 7 e 8 settembre ha approvato un ordine del giorno in cui – “ferma restando la libertà di posizioni individuali” – viene ribadito il giudizio negativo sulla riforma. Di seguito riportiamo l’ordine del giorno sul referendum costituzionale. Assemblea Generale Read more about REFERENDUM COSTITUZIONALE: le ragioni del NO[…]